Il Bajkal, “perla della Siberia”
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riportate non hanno nessuna pretesa di esaustività e/o completezza, ma vogliono
solamente essere un assaggio conoscitivo per stimolare la fantasia, evocare
luoghi e sensazioni, descrivere a grandi linee, anche sotto il punto di vista
dell’emozione, il contesto de “la perla della Siberia”. Ho ricevuto il testo da
una guida che lavora nel nord del Bajkal e l’ho tradotto dal russo, perdonate
dunque eventuali frasi un po’ “criptiche” e alcuni strani passaggi della
sintassi.
Cos’è il Bajkal?
Informazioni storico-culturali
Moltissimo tempo fa, in tempi immemorabili, i russi dicevano che
in qualche posto in mezzo alla Siberia ci fosse un lago immenso. Ma come si
chiamasse, nessuno lo sapeva. All’inizio i mercanti russi e i cosacchi avevano
superato gli Urali e si erano fermati ai grandi fiumi Ob e Yenisej,
nell’avvicinarsi vennero a sapere che attorno al lago, che ribolle in
continuazione, vivevano degli uomini.
Quei russi seppero che il lago era ricco di pesce e sulle rive
c’erano vari animali. I mercanti e i cosacchi andarono verso il lago dopo
alcuni anni e molti morirono, ma i sopravvissuti arrivarono e videro davanti a
sé una pietra sciamanica. In nessun modo riuscirono ad oltrepassarla, i loro
animi si infiammarono, piantarono le proprie tende e si fermarono a recuperare le
forze sulla strada del ritorno. Allora si presentò da loro una persona
sconosciuta, che si chiamava buriato, e disse di essere troppo vecchio e di non
poter aggirare la pietra sciamanica insieme a loro, ma diede loro il proprio
figlio all’accampamento. Il vecchietto se ne andò nella taiga e il figlio guidò
i russi per una nuova strada, li condusse alle rive del lago e disse: “Baigal”.
I russi gli chiesero cosa fosse ciò e lui rispose: “Per noi questo significa
luogo ardente, qui prima c’era un fuoco continuo, poi la terra è sprofondata e
si è creato un lago. Da quel tempo noi chiamiamo il nostro lago Baigal”. Ai
russi piacque questo nome e anche loro iniziarono a chiamare questo lago cosi,
solo nella dizione russa di “Baikal”.
Certamente tutto ciò è solo una leggenda e l’assimilazione della
Siberia e del Bajkal non fu cosi veloce e si realizzò di sicuro con grandi
difficoltà.
Dal punto di vista storico i russi fecero la loro comparsa nel
Bajkal settentrionale nel 1648. All’incirca in questo periodo iniziò la
costruzione del forte di Verkhneangarsk. Si tratta della prima colonia russa
nel Bajkal settentrionale. Attorno vivevano tribù di tungusi, che praticavano
l’allevamento nomade delle renne e la caccia, non si occupavano della pesca,
praticamente non commerciavano affatto. Non vi erano centri permanentemente
abitati e di conseguenza strade, c’erano solo accampamenti dei clan. Con
l’arrivo dei russi la vita nel corso di 250 anni cambiò poco. Anche i russi
cacciavano, pescavano, iniziavano a commerciare con le città più popolose:
Irkutsk e Barguzin. Solo dal primo quarto del ventesimo secolo l’economia della
zona nord del Bajkal comincia a cambiare. Nasce l’utilizzo di pescherecci e
squadre di caccia, colkhoz, che iniziano a coltivare la terra e ad occuparsi
della lavorazione industriale del pesce e delle pellicce.
Con l’arrivo della linea BAM (ferrovia Bajkal-Amur) la regione di
Severobajkalsk ricevette un ulteriore sviluppo economico; fu costruita una
nuova città sulla costa del Bajkal: Severobajkalsk appunto, che anche oggi è
uno dei centri principali della parte nord del lago con una popolazione di
25.000 abitanti. Nel palazzo della cultura dei ferrovieri sono stati creati:
una grande sala espositiva di artisti locali e fotografi; un giardino invernale
con piante tropicali, dove gli ospiti della città possono imparare la biologia
delle piante e la loro diffusione geografica; un ristorante ed un cinema;
negozi di souvenir in cui si possono comprare souvenir degli artisti locali; il
teatro popolare buriato “Bayar”. Presso l’ufficio dell’educazione popolare si
trova una scuola d’istruzione turistico-ecologica. Qui i giovani e talentuosi
dirigenti imparano e creano percorsi turistici sul Bajkal. Per lo sviluppo la
prossima generazione ha una conoscenza ed un comportamento ecologicamente
competente sulla natura, formazione di una splendida sensibilità.
Con il piano generale della costruzione della linea BAM lo
sviluppo industriale nella zona non è stato preso seriamente in considerazione,
perciò l’”attività” essenziale in città è la ferrovia, che svilupperà
l’industria e il turismo.
Informazioni geografiche
Il Bajkal è disteso su una profonda conca, circondato da catene
montuose: la catena di Barguzin ad est e le catene Pribajkalski e
Verkhneangarski a nord-est. Per quanto riguarda la struttura geologica il
Bajkal rappresenta una frattura nella crosta terrestre, essendosi costituito
come risultato del movimento di placche tettoniche. Il Bajkal è il lago più
profondo al mondo, colmo di acqua purissima, la sua profondità maggiore è di
Il Bajkal è straordinario per la varietà del mondo animale e
vegetale che popola la massa d’acqua ed il suo fondale, la quantità di specie
supera le 1500. Nello stesso tempo più del 70% sono endemiche, cioè non si
incontrano in nessun altro luogo. Ci sono circa 800 tipi di alghe. Il fondale
pietroso del Bajkal è coperto di alghe che presentano una grande varietà della
specie, nel genere dei “tubolari”, che crescono a cespuglio, con forma
cilindrica. In gran quantità si trovano anche le spugne, di un’altezza di 60-
Tra i pesci ci sono due famiglie endemiche: ghiozzi e golomyanchi.
Sorprendenti i golomyanchi per la loro natura: vivono a grandi profondità, non
amano la luce del sole, al sole infatti letteralmente si sciolgono senza
lasciare traccia, sono vivipari. Alla vista si presentano trasparenti, hanno un
corpo tenero praticamente privo di scheletro. Le grandi e trasparenti pinne dei
golomyanchi sono simili alle ali delle libellule, la lunghezza del pesce è tra
18 e
Possibilità turistiche
L’isola Yarki è un’isola alluvionale, si è costituita
nell’estremità settentrionale del Bajkal con lo spostamento di due grandi
fiumi: Kichera e Angara superiore. L’isola Yarki rappresenta il confine
naturale tra le acque della “spazzatura” (cosi è denominato l’ampio spazio di
terra soggetto ad allagamenti e situato tra i due fiumi in questione)
dell’Angara superiore e le acque del Bajkal. La superficie dell’isola ora è di
circa
Arrivando nel Bajkal settentrionale e pur non avendone la possibilità,
o non desiderando partire per un dinamico viaggio, potete visitare le calde
fonti Gougekit. La fonte si trova a
Ad oggi la regione del Bajkal attrae sempre più turisti, sia russi
sia stranieri, soprattutto la zona settentrionale grazie al suo carattere
primordiale ed alla sua selvaggia bellezza. In questa zona praticamente non ci
sono grandi centri abitati, strade, industrie, la popolazione è esigua e si
aggira sulle 40.000 unità assieme alla popolazione di Severobajkalsk. Ciò
contribuisce allo sviluppo di generi di turismo come quello per gli
appassionati del lago, quello per gli amanti del trekking e quello dedicato a
chi ama la montagna. A riguardo di questa zona, per le sue rigidità climatiche
e per le sopra elencate particolarità, può nascere l’impressione che vi siano
difficoltà nella ricezione degli ospiti e nell’organizzazione dei soggiorni e
viaggi, ma non è cosi. Le coste del nord del lago nel buon periodo estivo sono
molto comode e accoglienti. Le soste per il riposo notturno, com’è giusto, non
richiedono un’attrezzatura speciale e se vengono rispettate le misure di
sicurezza antincendio e quelle sull’utilizzo della spazzatura, praticamente
l’impatto umano derivante dalla visita di questi posti da parte dei turisti si
riduce a zero. Un viaggio lungo la costa nord-orientale del Bajkal fino al
golfo di Chivyrkuj, su catamarano a motore, non richiede grandi sforzi fisici.
Invece più che altro sicuramente c’è da superare un ostacolo psicologico:
quando vedi e percepisci grandi distanze, immensi territori disabitati, senza
paesi, privi di qualsiasi segno della presenza della civiltà. Solo la
superficie dell’acqua pura del Bajkal settentrionale che fluttua letteralmente
a pochi centimetri da te, ecco qui inizi ad accorgerti, nei tuoi pensieri,
della tua presenza su questa terra, della venuta al mondo, del fatto che tu sia
legato al cordone ombelicale del tempo per l’eternità. L’umanità va verso la
rovina con passi da gigante sulla strada del progresso tecnico e consumistico,
che sempre di più allontana l’umanità stessa dalla sua culla spirituale.
Tuttavia sono convinto, e questa convinzione provo a infonderla agli altri, che
ancora rimangono sulla terra dei posti non colonizzati dalle zone industriali e
dalla mentalità consumista, significa che l’uomo ancora non ha perso le proprie
radici e in lui è presente una costruttiva ed etica base.
Qualunque viaggio regala all’uomo una sensazione di novità, amplia
il suo orizzonte, infonde nuove conoscenze, facilita il dialogo tra le persone.
Ma se il viaggio inoltre non è di tipo standard, come invece è di regola, e sul
Bajkal non può essere standard, in più dispone all’avventura e con il tempo
anche all’emozione. Abitua l’uomo alla pazienza e facilita lo sviluppo delle
qualità che ha perso da tempo, come l’intuito e l’attivazione, grazie alle
caratteristiche dell’organismo, delle capacità di innata sopravvivenza. La
società industriale ha abituato l’uomo alle comodità, l’uomo stesso ha
innalzato le comodità a culto. E la capacità, per esempio, di accendere il
fuoco, o preparare il focolare, o cucinare il cibo in condizioni naturali
quando ci sono pochi viveri, o preparare un rifugio adeguato, è diventata per
l’uomo moderno un problema insolubile. Inoltre lo stato di natura regala
all’uomo una grande varietà di sensazioni.
Il Bajkal inizia dal sentiero verso di lui, avendolo accettato,
sforzandosi di capire la sua natura, la sua energia, lui stesso da solo trova
la strada per il tuo cuore e li si fermerà per sempre. Proprio un tale sentiero
mio padre ha tracciato in questo mondo. Ricordo le prime uscite sulla spiaggia,
i pernottamenti presso il fuoco, i tramonti e le albe sulla riva, mi si sono
impressi profondamente nell’anima; da quel tempo mi sforzo di recarmi sul
Bajkal ogni anno. Mi trovavo a sud del lago, ma il nord per la sua bellezza,
per la purezza e trasparenza dell’acqua, è meglio. È severo, cupo, come se
fosse stizzito, ma in ogni momento è maestoso e bellissimo nella sua intatta
natura. Il Bajkal soleggiato rallegra con un debole vento, gioca con tutti i
colori, creando bellissimi quadri per gli artisti, i fotografi ed il semplice
contemplatore. Forse per questo attira qui molti turisti, cercatori
d’avventure, amanti de turismo indipendente, romantici e vagabondi. Chi non
incontrerai sulle sue rive! Stando nel suo mondo, un mondo di bellezza e
purezza, sorge un tale sentimento, come se tu fossi solo su questa terra, ed
emerge la serenità, l’equilibrio e tutto ciò dopo la confusione e i furiosi
ritmi della vita cittadina. Tutti i problemi e le occupazioni quotidiane, dopo
qualche tempo passato sul Bajkal, affondano nelle sue profondità e tu diventi
libero da tutte le cose terrene. Inizi a vedere il mondo in maniera più
semplice, emerge la sensazione di precarietà di tutto ciò che ci da il mondo
civilizzato. Trovandosi sulla sua riva di sera al focolare, sui sentieri,
all’alba o al tramonto del sole, colpisce la sua varietà di colori, il
silenzio, l’azzurro del cielo che si riflette nelle sue acque, la grandezza
delle rocce sul lago e certamente il rumore della risacca, che ogni volta ci fa
venire in mente che gli abitanti del luogo chiamano il Bajkal “mare”. Sotto
tutti gli aspetti il Bajkal è un mistero del pianeta: età, presenza di animali
marini e di alcune piante, purezza e trasparenza dell’acqua, presenza di un
gran numero di specie endemiche, e certamente la cosa più importante è la sua energia,
che costringe le persone di tutte le età, di tutte le professioni, nazionalità,
religioni, da lontane terre ad andare da lui, e a portare con sé nel proprio
cuore la quiete, e la possibile risposta alla domanda “chi fossi”.
Una caratteristica particolare dei viaggi sul Bajkal è l’accadere
di avvenimenti inaspettati, a volte di situazioni pericolose, che sono
richieste dalle abitudini di sopravvivenza della persona in condizioni estreme.
In questo soprattutto si caratterizza il Bajkal d’inverno, con le sue basse
temperature, il vento freddo penetrante, le nevicate. Ogni viaggio sul lago
lascia nella persona un gran numero di impressioni, ricordi, fotografie,
incontri con nuove persone, momenti felici, per i quali ognuno aspira ad
arrivare alla sua riva. Vedendo questa bellezza, senza fretta sorgono molte
domande: “Chi sono io?” “Perché sono sulla terra? ” “Grazie a chi sono qui?”.
Domande eterne, domande della vita, che obbligano ciascuno ad interrogarsi sul
significato della propria vita.
Testo di Vladimir
Almashi
Contatto per turismo sul
Bajkal:
Per splendide escursioni (varie possibilità di trekking, gite in catamarano, percorsi invernali con gli sci…) rispettose della natura, nella zona del lago Bajkal, ci si può rivolgere ad una esperta guida locale, Rashit Yahin, co-autore di alcune pubblicazioni per viaggiatori nella zona del grande lago e lungo la ferrovia Bajkal-Amur.
Per maggiori
dettagli vedere il sito: Crociere
ecologiche sul Bajkal? Clicca qui
Scrivere in
inglese (o in russo!) a:
Esempi di tour invernali
organizzati partendo da Severobajkalsk dalla guida Rashit Yahin:
Racconto (in inglese)
di un’esperienza nella taiga attorno al Bajkal durante l’inverno! Per leggere
clicca qui
Ski tour I-I (breve
descrizione in inglese, per maggiori info rivolgersi al sito e agli indirizzi
mail sopracitati)
Severobaikalsk - Ayaya Bay (car) -
Frolikha lake
(on the skis)- Khakusy
hot springs on the shore
of lake Baikal -
Kotelnikovsky Cape (skis or on
foot) - Severobaikalsk (car).
You are to transfer lake Baikal with a nights spend on ice of lake
Baikal, perhaps on foot - about
You will have: full board, transportation, skis, sledges, tent,
winter slipping bags, everything for preparing your food, heating the
tent during night time, accommodation when you are in town, services
of guide-instructor.
Very important is the question of footwear, we recommend to buy
footwear; it maybe sold in shops or you can buy among local people, it
must be very warm and handy. Some local hunters have it.
Itinerary:
1 d - Arrival to Severobaikalsk, accommodation in home-stay
2 d - You go in cars to the Bay Ayaya (
everyone has the skis - all you luggage put in
your own sledge:
food products, diesel fuel, slipping bags,
touristic rugs; one
6-place tent.
For preparing food we use
stove working on diesel fuel, also
it can warm the tent during the whole night!
Look map 1, 2,
the album "PRIBAIKALYE", scale 1:200
000. From Ayaya Bay you
move till Frolikha lake. Look map
"FROLIKHA", scale 1:50 000.
You have done
3 d - you can move around the lake, it has 6 x
8 x
is rich in fish!). Look map
"FROLIKHA".
4 d - You move after the dinner back till Ayaya Bay, place to stop for
the night. Look map "FROLIKHA". You
have done
5 d - You will go along the shore of lake Baikal till sanatorium
"Khakusy". There are most mighty hot
springs on the lake Baikal!
Look map "FROLIKHA". You have done
6-8 d - Transfer lake Baikal. Nights on ice. You can go on foot or
somewhere you can move on skis. Arrive to
Kotelnikovsky Cape,
there also hot springs; they are located in one
meter from the
lake Baikal. You can visit the river Kurkula,
the distance about
done about
9 d - Cars will take you along the shore of lake Baikal till the
Severobaikalsk (
10 d - People are free from the tour, they can rest or go outside.
Ski tour I-II (breve descrizione in inglese, per maggiori info
rivolgersi al sito e agli indirizzi mail sopracitati)
"Hunting
trails of Barguzin Range":
Severobaikalsk - Angoya
station (train) -
river Upper Angara -
river Svetlya - river
Ilokaluy - hunting huts
- river Svetlya -
river Upper Angara -
river Dzelinda (hot
springs) - Severobaikalsk (train).
Itinerary:
1 d - Arrival to Severobaikalsk, accommodation in home-stay.
2-3 d - Transfer to the station Angoya, train 5204 Sevrobaikalsk -
Uoyan, departure 6-15 local time. You take the
skis. You are
moving on river river
for night. Look map
1:200 000. There you can meet the hunting huts
on 9-th km on
the river Svetlya and then you will meet them
every 5-
4-9 d - river Ilokaluy, you are in hunting huts of Victor Kuznetsov.
10-11 d - You came to back, you are moving on the river Upper
Angara than you arrive till river Dzelinda hot
springs; swim.
You take the train 5203 Uoyan - Sevrobaikalsk,
arraval at 22-05;
accommodation in home-stay.
12 d - People are free from the tour, they can rest or go outside.
Contatti: scrivimi!
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